Di Calogero Longo
Un numeroso pubblico, presente lo scorso fine settimana al Teatro Pirandello di Agrigento, ha assistito alla“Bisbetica” di Shakespeare per la regia di Cristina Pezzoli. Sul palco, tra gli altri, una splendida Nancy Brilli che ha conferito alla celeberrima bisbetica una verve e una grinta speciali, perché è lei che ha assunto le parti del ‘capocomico’ e di guida esibendosi insieme a Matteo Cremon, Claudio Castrogiovanni, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Maria Concetta Gravagno, Stefano Annoni e Valerio Santoro.
La bisbetica domata di William Shakespeare, ricca di colpi di scena e col sorriso, porta a riflettere sui rapporti uomo-donna.
In Bisbetica, tempo della scena e tempo della recita, comunque, si sovrappongono.
Scene di cornice si sono alternate alla Bisbetica di Shakespeare, portando il pubblico dall’inizio delle prove alla sera della “generale”, con un meccanismo che rende la storia dinamica ed esilarante, sull’arrangiamento di alcune canzoni che sono cantate dal vivo, anche dalla stessa Brilli: alcune estrapolate da Kiss me Kate (il musical di Cole Porter tratto dalla Bisbetica), altre dal repertorio pop.
Lo spettacolo non ha perso nulla della meraviglia di Shakespeare, anzi, l’ha reso il più possibile vicina allo spettatore, come lo era al tempo dell’autore. Per questo, ad esempio, gli attori hanno lo stesso nome dei personaggi che interpretano nella cornice dell’opera shakespeariana.
Un’opera ambientata alla fine 500 che rispecchia una società impregnata di una visione fortemente maschile dove le donne erano semplicemente un mezzo utile per la progenie e dovevano sottostare alla loro volontà. Infatti la commedia narra le vicende di Caterina (Nancy Brilli) e della sorella minore, Bianca, appartamenti a una nobile famiglia in cui il padre ha come solo obiettivo di farle maritare con un buon partito, mettendo al primo posto i propri guadagni e non i sentimenti delle figlie.
La messa in scena è stata caratterizzata da scene umoristiche ottenute dal disappunto sui matrimoni combinati che non erano altro che accordi economici mettendo invece in risalto il diritto di poter decidere della propria vita.
Grande apprezzamento, infine, del pubblico il quale ha applaudito a lungo gli attori e la stessa Brilli che, calorosamente, ha ricambiato scendendo in platea.
Calogero Longo