CANICATTI’. Mister Luigi Giordano sta lavorando sull’aspetto fisico, sicuramente, senza tralasciare lezioni di “ottimismo” per i suoi “ragazzini terribili” del Canicattì juniores, tornati da via del Baiardo a Roma con una sconfitta per due a zero nella gara di andata della semifinale del torneo nazionale.
Il risultato negativo dell’andata è stato archiviato dal mister ma non del tutto dai ragazzi. “Non è facile spiegarlo – dice Giordano, uno che di calcio se ne intende e che ha calcato importanti campi – perché nella gara di andata, contro il Tor Di Quinto, i miei ragazzi hanno dato il massimo: abbiamo creato numerose occasioni da rete, non siamo stati bravi solo a concretizzarle”. In effetti, a giudicare dal taccuino del cronista, di palle gol per il Canicattì ce ne sono state e le due reti di Sornoza non devono preoccupare più di tanto l’ambiente perché si possono rimontare.
Il Tor di Quinto è campione nazionale uscente ed è una forza della natura, ma in Sicilia troverà pane per i suoi denti: innanzitutto si giocherà sullo sterrato del Carlotta Bordonaro, dove i ragazzini del Canicattì hanno vinto la finale regionale rotolandosi nel fango (allora pioveva) pur di segnare. Un fondo a cui gli avversari non sono abituati avendo giocato sul “velluto” dei campi in erba.