LICATA. E’ arrivata poco dopo le 11 in municipio, si è presentata all’addetto alla portineria ed è stata immediatamente accompagnata nella stanza del segretario generale.
Pantalone scuro e giacca color panna, la dottoressa Maria Elena Volpes, dirigente della Regione, in pensione, si è ufficialmente insediata, nel suo nuovo ruolo di commissario straordinario del Comune di Licata, per sostituire, seppur per poco tempo, la dimissionaria Maria Grazia Brandara che ha lasciato l’incarico dopo la notifica dell’avviso di garanzia nell’inchiesta “Double face” sull’affaire Montante.
Nella stanza del segretario generale, Giovanna Italiano, la dottoressa Volpes ha sottoscritto il verbale ed è entrata nelle piene funzioni di commissario straordinario del Comune di Licata. Maria Elena Volpes è stata nominata con decreto del Presidente della Regione, Nello Musumeci lo scorso 18 maggio ed ha avuto l’incarico di assicurare la gestione dell’Ente in sostituzione del Sindaco e della Giunta e del Consiglio comunale fino alle elezioni del 10 giugno prossimo. Sarà lei ad effettuare il passaggio di consegne con il nuovo sindaco che sarà eletto tra 18 giorni, o al primo turno (il 10 giugno) oppure al ballottaggio previsto per il 24 giugno, su una rosa di 4 candidati.
Come primo atto, il commissario Volpes ha firmato un’ordinanza a tutela della salute pubblica con conseguente divieto di utilizzo dell’acqua ai fini potabili in una zona molto ampia della città. Con il provvedimento, infatti, è stato ordinato a tutti i residenti le cui abitazioni sono fornite con acqua erogata dal serbatoio “Safarello”, e quindi, delle zone Villaggio dei Fiori, Villaggio Agricolo, e Fondachello Plaia, il divieto temporaneo di utilizzo dell’acqua per fini potabili. La disposizione è scaturita da una nota recapitata dalla referente del servizio sanitario per l’Igiene e la Sanità Pubblica del Comune di Licata, Giacoma Casa, con quale ha comunicato la presenza di colore non accettabile in entrata e uscita dal serbatoio Safarello accertata su campioni di acqua destinati al consumo umano prelevati lo scorso 16 maggio dai tecnici della prevenzione in servizio presso il dipartimento di Prevenzione del Comune. L’ordinanza resterà in vigore fino a quando l’ente gestore non comunicherà l’esito favorevole dei controlli interni e, quindi, la conformità dei valori delle acque in distribuzione ai parametri stabiliti dalla legge. E’ stato inoltre fatto obbligo a Girgenti Acque, quale ente gestore della rete idrica cittadina, di riferire al Comune e all’Ufficio di Igiene Pubblica di Licata, tutti i provvedimenti da attuare e i controlli interni da effettuare per il rientro nei parametri previsti dalla norma. Era stata la stessa società a richiedere, nel pomeriggio di lunedì scorso, un provvedimento simile. “Gli esiti dei campionamenti eseguiti il 16 maggio – ha scritto nella nota Girgenti acque – hanno evidenziato uno sforamento dei parametri dell’acqua in entrata e uscita dal Serbatoio Safarello e nei punti rete di via Don Minzoni, 37 e via Carnevale, 89. L’Asp ha, quindi, invitato il Commissario Straordinario del Comune di Licata ad emettere apposita ordinanza sindacale. Girgenti acque, in via cautelativa, fino all’eventuale emanazione della relativa ordinanza di non potabilità, ha effettuato la chiusura del serbatoio “Safarello” con la consequenziale interruzione della distribuzione idrica nelle zone alimentate ed ha effettuato dei campionamenti dell’acqua in ingresso ed in uscita dal serbatoio interessato”. Il commissario ha inoltre chiesto notizie sull’iter delle demolizioni di immobili abusivi. Ed è stato riferito dai tecnici comunali che le operazioni stanno interessando un immobile in via Maresciallo Ricotta alla Playa, dove già si è proceduto all’immissione in possesso di una villetta a due piani sul mare da radere al suolo. L’edificio in questione è inserito nell’elenco di quelli costruiti entro la fascia dei 150 metri dalla battigia, dove vige il vincolo di inedificabilità assoluta. E già le ruspe sono entrate in azione.