Incidenti stradali e pneumatici: quel fattore che molti automobilisti trascurano
Nel 2016, in Italia, si sono verificati 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti. Nel primo trimestre del 2017, le morti sono aumentate del 7.4% rispetto allo stesso periodo del 2016, passando da 745 a 800. Il tutto, a quindici mesi dall’entrata in vigore del reato di omicidio stradale. I dati che polizia e carabinieri hanno diffuso, nascondono un paradosso che deve far riflettere: il numero degli incidenti è diminuito, passando da 35.444 dei primi sei mesi dell’anno ai 36.615 dello stesso periodo del 2016, ma sono aumentate le morti. Detto in altri termini: gli incidenti mietono più vittime che in passato.
Tra le cause degli incidenti, vi sono senza dubbio alcol e droghe, eppure, le forze dell’ordine, da questo punto di vista, stanno svolgendo un lavoro encomiabile. Una nota della polizia ha, infatti, reso noto che, a partire dal 2015, sono scattati in 80 province italiane, controlli a tappeto con “un nuovo protocollo operativo basato sull’effettuazione direttamente su strada, di test di screening sulla saliva”, al fine di accertare l’eventuale “assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Tali controlli hanno evidenziato che su 38.936 conducenti sottoposti ad alcoltest, 2.088 sono risultati positivi anche alla verifica con etilometro, con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro. Per quel che riguarda le droghe, su 2.753 persone controllate, 675 sono risultate positive ad almeno una sostanza stupefacente. Oltre ad alcol e droghe, però, c’è un terzo fattore che è causa di incidenti mortali e che spesso viene ignorato: parliamo della sicurezza del veicolo.
Pneumatici: un fattore spesso trascurato
Recenti rilevazioni effettuate dalla campagna “Vacanze Sicure 2017”, condotta dalla Polizia Stradale in collaborazione con Assogomma e Federpneus, ha evidenziato alcuni aspetti preoccupanti in relazione al comportamento degli italiani nei riguardi del cosiddetto cambio gomme. Sebbene, infatti, una legge del 2013, obblighi tutti i veicoli a montare nel periodo che va dal 15 novembre al 15 aprile, gomme invernali, sono in molti a ignorare questa direttiva.
L’inchiesta ha messo in luce come il 37% delle vetture controllate, sia irregolare. Soltanto un’eccezione consente di non montare gomme invernali, decidere di puntare su pneumatici 4 stagioni (acquistabili su siti specializzati come Gommadiretto o Tirendo ad esempio).
Questa problematica è stata evidenziata dai responsabili di Assogomma e Federpneus, le associazioni che ormai da tempo promuovono una campagna di sensibilizzazione per spingere gli automobilisti al cambio gomme nei periodi prestabiliti. Montare pneumatici termici d’estate o estivi d’inverno è più che mai rischioso. Va ricordato che le gomme sono l’unico “contatto” tra l’automobile e il terreno. Trascurare questo aspetto, limita l’aderenza della vettura al suolo, allungando il tempo di frenata. Va poi considerato il più veloce tempo di usura del battistrada e i rischi che questo comporta.
Sicurezza ed economia
Tra le cause che spingono gli italiani a non seguire le direttive sul cambio gomme, il più importante è senza dubbio quello economico. Recenti studi, hanno, però, sfatato la diceria che colloca come “spesa inutile” questa pratica. Le ricerche hanno dimostrato l’esistenza di una correlazione diretta tra gomme e carburante, che riguarda due aspetti: il gonfiaggio e la cosiddetta resistenza al rotolamento. Gomme sgonfie fanno muovere l’auto in maniera meno uniforme, e porta a consumare più energia nella deformazione provocata dall’attrito tra pneumatico e asfalto. In termini pratici, si stima che la resistenza al rotolamento degli pneumatici possa arrivare a rappresentare fino al 20 per cento del consumo di carburante della vettura. Quindi: gomme adatte uguale meno spesa in termini di benzina. Chi è preoccupato, invece, dei costi relativi all’acquisto di gomme può sfruttare il web per comparare i prezzi e comprare quelle che ritiene più convenienti.
Se si digita su Google “pneumatici invernali” si ottengono 2.950.000 con tanto di offerte di sconto in bella mostra. Insomma: non esistono scuse per non fare ciò che va fatto per il bene di tutti.