Gravissimo rischio infettivologico al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Il Segretario Generale Amedeo Fuliano lancia l’allarme. Ha scritto una lettera Al Commissario ASP di Agrigento Dr. Gervasio Venuti, al Direttore Sanitario ASP di Agrigento Dr. Silvio Lo Bosco e per conoscenza al nostro giornale.
“Com’è noto alle SS.LL. – scrive il segretario provinciale della Federazione Italiana Autonie locali e Sanità – la precedente Amministrazione ha sottratto al P.O. di Agrigento n. 13 ausiliari specializzati e, cosa ancor più grave, ha destinato una unità della medesima qualifica, recentemente assunta, a mansioni di geometra“.
Dette, scellerate, scelte – aggiunge – hanno provocato gravi disservizi nell’organizzazione delle attività assistenziali di diversi reparti di degenza ed in particolare in quelli Ostetricia, Medicina, e Chirurgia, con serio pregiudizio della salute dei degenti che rischiano di uscire dall’ospedale con malattie acquisite durante la degenza (infezioni ospedaliere). Ed invero, la grave carenza di personale ausiliario che con la presente si denuncia, oltre a pregiudicare, di sovente, l’approvvigionamento quotidiano dei farmaci, dei materiali e della biancheria (lenzuola, federe, traverse ecc.) determina un notevole ritardo dell’allontanamento dei rifiuti speciali dai reparti di degenza verso i locali adibiti allo stoccaggio degli stessi e, dunque, la permanenza, per intere giornate, di materiale di medicazione, presidi monouso (siringhe, cateteri, sacche ecc. ecc.) certamente infetto.
Ne consegue che il P.O. di Agrigento, per il gravissimo rischio infettivologico costantemente presente, rischia di diventare non un luogo di cura ma bensì un luogo di diffusione delle principali malattie ad eziologia infettiva, con conseguenti prolungamenti dei periodi di degenza, spreco di farmaci antibiotici e connesso rafforzamento del fenomeno dell’antibiotico – resistenza ospedaliera.
Per le suesposte ragioni, si ritiene che questo stato di cose non sia ulteriormente sostenibile e pertanto si chiede a codesta Amministrazione di volere risolvere la carenza di personale ausiliario specializzato nonché le connesse criticità assistenziali con la presente evidenziate, attraverso il conferimento di numero 13 incarichi, a tempo determinato, che corrispondente esattamente a quello dei posti di ausiliario specializzato in atto vacanti e disponibili nella vigente dotazione organica.
Nel dichiararci certi che le SS.LL. avranno la dovuta attenzione alla seria problematica di che trattasi – chiude Fuliano – restiamo in attesa di cortese, sollecito, riscontro in ordine alle determinazioni che vorranno all’uopo assumere“.