Emanuele Dalli Cardillo tra gli esclusi a 5 stelle per le prossime nazionali. L’avvocato, già candidato sindaco per il M5S ad Agrigento nel 2015, si sfoga con la stampa nazionale. Su Repubblica è stata pubblicata una sua intervista:
Alla domanda perché è stato escluso, l’agrigentino risponde:
«Non lo so. Ho chiesto lumi ai “padroni” dei 5 stelle in Sicilia e l’unica cosa che mi hanno detto è che ha deciso il capo politico»
Quando il giornalista di Repubblica chiede quale sia la possibile causa dell’esclusione, l’avvocato risponde:
«Prima delle regionali, avevo avvisato sia lo staff nazionale che Cancelleri – dice ancora Dalli Cardillo – che nelle nostre liste rischiavamo di candidare un imprenditore ( Fabrizio La Gaipa ndr) che faceva estorsioni ai suoi dipendenti. Non solo non mi hanno ascoltato ma da allora sono stato messo all’angolo».
Dell’indagine su La Gaipa si è saputo dopo l’esito delle Regionali. Dalli Cardillo ne era a conoscenza già prima perché nella qualità di avvocato assisteva Ivan Italia, l’attivista 5 stelle che dopo essere stato convocato dagli agenti della squadra mobile aveva confermato le estorsioni subite.
Scusi, dell’indagine su La Gaipa si è saputo dopo le elezioni. Lei come faceva a conoscere prima la vicenda?
«Perché il dipendente estorto, Ivan Italia, è un attivista. Il 24 luglio scorso, dopo essere stato convocato dalla squadra mobile e aver confermato le estorsioni subite, mi ha chiamato e mi ha raccontato tutto. Subito ho inviato un’email al Movimento nazionale e due messaggi a Cancelleri».
Cosa le hanno risposto?
«Nulla. Anzi, dopo la mia segnalazione sono arrivati ad Agrigento per la campagna elettorale Di Maio e Di Battista.Ebbene, Cancelleri li ha fatti dormire nell’albergo di La Gaipa. Ha fatto la campagna contro gli impresentabili, ma lui sapeva di averne uno in lista».
Ma questo cosa c’entra con la sua esclusione dalle Politiche?
«Ma lo sa che Italia, dopo che La Gaipa è stato arrestato e ha chiesto il patteggiamento, confermando tutto, non ha ricevuto una sola telefonata da Cancelleri o dai leader del Movimento? E le sembra normale che io, che ho le carte in regola, sia stato messo alla porta senza alcuna giustificazione? Penso che ci vogliano far pagare la vicenda La Gaipa che ha danneggiato sicuramente il Movimento».
Lei rimarrà nei 5 stelle?
«Mi sento pugnalato alle spalle. Ho dato la vita in questi sei anni per il Movimento. Adesso una parte di me è morta: mi sono speso per un ideale e sono stato tradito. Nei 5 stelle uno non vale più uno”
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