L’arrivo della primavera, annuncia il ritorno delle giornate Fai anche ad Agrigento. Sabato 24 e domenica 25 marzo, undici comuni della provincia apriranno le loro porte e per l’occasione, ben quaranta siti saranno visitabili. L’edizione 2018 delle giornate Fai di primavera amplia il ventaglio dei luoghi visitabili in provincia, con l’inserimento delle città di Sciacca, Licata e Casteltermini. Ad aprire i lavori di presentazione dell’iniziativa dedicata alle giornate Fai, nei locali del Collegio dei Filippini, il sindaco di Agrigento Calogero Firetto per il quale, lo sviluppo della città, passa dalla bellezza. Attraverso la bellezza e la cultura -ha dichiarato il primo cittadino – riparte il turismo, si rilancia l’economia e si recuperano i valori etici. In ambito nazionale saranno 1000 i siti visitabili per oltre 400 città coinvolte. Si tratta di oltre 200 luoghi di culto, 34 castelli, parchi, musei, ville, teatri, siti archeologici, accademie, ferrovie, interi borghi e perfino delle isole. Per Agrigento -fa sapere Giuseppe Taibi Capo delegazione Fai – sono due i percorsi proposti, uno relativo al centro della città che comprende il Collegio dei Filippini, il Teatro comunale Luigi Pirandello, la chiesa di San Domenico, quella di San Giuseppe e il Circolo Empedocleo. Un secondo percorso invece è volto alla riscoperta del percorso che dalla Giudecca, quindi dal quartiere ebraico, conduce al Rabato ovvero quello arabo. Un percorso che tra palazzi medioevali e chiese barocche -dichiara Taibi – accenderà i riflettori anche sulla Chiesa di San Giacomo e su quella di Santa Caterina, importante struttura rinascimentale ricocostruira nel Settecencento. La struttura riaperta recentemente dopo un’importante opera di restauro realizzata grazie a dei fondi europei è la testimonianza -ha dichiarato Gabriella Costantini della Soprintenza dei Beni Culturali e Ambientali di Agrigento – del lavoro di tutela del patrimonio portato avanti dall’ente. Patrimonio che oggi, grazie ad una peoficua collaborazione tra enti e associazioni può essere valorizzato e fruito. Nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 marzo il Giardino della Kolimbetra unico bene Fai presente in Sicilia aperto al pubblico, accoglierà visitatori e turisti. Per l’occasione -ha dichiarato Giuseppe Lo Pilato Direttore del Giardino della Kolimbetra – i visitatori saranno accolti dai volontari che li accompagneranno da Porta V al giardino. Per l’accesso sarà chiesto un contributo minimo di 2 euro. Per coloro che daranno un contributo di 5 euro sarà offerto un sacchetto di frutti della Kolibetra, mentre per coloro che si iscriveranno al Fai e daranno un contributo di 10 euro sarà offerta un’escursione dentro l’ipogeo kolimbetra Porta V. I soldi raccolti -ha dichiarato Lo Pilato – saranno utilizzati per realizzare servizi igienici e potenziare quelle piccole strutture che migliorano l’accoglienza turistica. Tema di quest’anno per gli itinerari organizzati dalle delegazioni Fai nelle nove province siciliane è “Arte, architetture e antiche istituzioni” per scoprire le bellezze dei palazzi istituzionali, con aperture eccezionali di sale normalmente chiuse al pubblico. Un’iniziativa quella delle giornate Fai che abbraccerà, come detto, l’intera provincia, dove saranno presenti rappresentanti del gruppo Fai Giovani, gruppo nato da poco e guidato da Veronica Vella. A Casteltermini per l’occasione sarà aperta la miniera Cozzo Disi, a Canicattì Palazzo La Lumia, a Licata il Palazzo Municipale in stile Liberty, a Favara e a Palma di Montechiaro il Castello Chiaramontano mentre a Sciacca la Chiesa delle Giummarre. Protagonisti -ha conclusoTaibi – resteranno i giovani. Tantissimi quelli coinvolti, nell’auspicio che vogliano conoscere amare e proteggere questi beni che avranno la possibilità di studiare e far conoscere ai loro compagni e visitatori.
Elisa Cusumano