Alcuni medici coinvolti nel secondo filone dell’inchiesta sui “furbetti della 104” ritengono di essere essi stessi vittime di falsi. Per discolparsi dalle accuse sono pronti a disconoscere le firme apposte sui certificati che sarebbero serviti agli insegnanti per ottenere agevolazioni derivanti dalla legge e per ottenere trasferimenti in provincia di Agrigento con false invalidità.
È quanto emerge dagli interrogatori di alcune delle 80 persone a cui è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. Intanto, davanti al gup Stefano Zammuto, si sta tenendo l’udienza preliminare a carico di coloro che sono stati coivolti nella prima tranche. A riportare la notizia, il quotidiano La Sicilia.