Anche quest’anno alcuni dissennati imprenditori del settore oleario hanno versato le acque di vegetazione nei torrenti e nei fiumi (queste immagini effettuate con un drone si riferiscono alla foce del fiume Naro, nel cui bacino idrico ricadono i frantoi di Canicattì, Naro e Favara). Le acque di vegetazione sono le acque reflue derivanti dalla lavorazione dell’olio di oliva. L’immissione nei torrenti di questi scarti oleosi – che sottraggono ossigeno all’acqua – causano la morte dei pesci. L’attuale normativa prevede che queste acque inquinanti vengano accumulate dentro vasche sigillate e poi inviate presso i depuratori abilitati o versati nei terreni di proprietà, con una modalità ben definita, per non danneggiare l’ambiente.
Ecco il video:
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