Favara – Consiglieri Comunali, Sindaco ed Assessori di fronte alla sfida del dissesto
Di Diego Acquisto
Proprio in queste ore viene inoltrata agli organi superiori la dichiarazione di dissesto decisa a maggioranza dal Consiglio Comunale nell’ultima seduta del 23 novembre u.s.
In un mix di perplessità, rassegnazione e speranza, l’attenzione dei favaresi si concentra sul modo come coloro che ricoprono cariche pubbliche affronteranno la situazione.
Una decisione irrevocabile, quella del riconoscimento del dissesto, su cui per legge non è possibile tornare indietro, e perciò una domanda ricorrente..
Quali adesso il comportamento e la responsabilità, da parte del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale, dove, come è noto, si sono registrate polemiche, dissensi ed infine, al momento del voto, una netta spaccatura tra maggioranza ed opposizione ?
A tirare le conclusioni da quello che dicono gli esperti, adesso sarebbe assai meglio, nel superiore interesse della città, con il coraggio necessario, ricucire al più presto le divergenze e prepararsi a lavorare in sostanziale sintonia.
Perché su tutti, proprio tutti, incombe una sfida assolutamente impegnativa, nuova, e magari, da un certo punto di vista forse anche “affascinante”, come quella, per i Consiglieri Comunali, di sapere approntare un bilancio riequilibrato per il 2017, dove le uscite non devono superare le entrate. Dovranno tutti – dice l’esperto – “dimostrare il loro coraggio ed il loro valore”. E ciò senza avere più l’alibi dei debiti pregressi, ai quali devono pensare i Commissari.
Una sfida superabile solo se tutti, dice sempre l’esperto, danno prova di volerlo fare, dimostrando di averne la capacità.
E’ l’esperto è uno dei legali più affermati del foro agrigentino, l’avv. cassazionista Domenico Russello, tra l’altro anche già sindaco di Favara.
E pare proprio che, proprio qualche anno dopo la sua sindacatura, siano iniziati i rilievi della Corte dei Conti, invano ripetuti, sino ad arrivare al piano di riequilibrio, che non è riuscito ad ottenere i frutti programmati.
Ed a proposito del mancato avvio di risanamento del bilancio, a cui è seguita la dichiarazione di dissesto, l’avv. Russello, in maniera positivamente provocatoria aggiunge: “Se pensavano che col dissesto si erano tolti questo gravoso obbligo, si sono sbagliati”.
E il riferimento è chiaramente rivolto sia ai nuovi Assessori con a capo la Sindaca Anna Alba, sia ai 24 Consiglieri Comunali, quasi tutti pure nuovi.
Ai quali ultimi credo che, oltre tutto, viene chiesto per raggiungere l’obiettivo, la capacità di sapere trovare un accordo sostanziale nella linea di marcia, per venire al meglio incontro soprattutto alle fasce sociali più deboli della città. E la spiegazione è facile.
Perché, come spiega sempre l’avv. Russello, “ il consiglio comunale dovrà entro 3 mesi dalla nomina della commissione straordinaria predisporre la propria ipotesi di bilancio riequilibrato (la giunta, infatti, con la dichiarazione di dissesto è esonerata dalla redazione del bilancio preventivo), mediante tagli alle spese generali e previsione di nuove entrate. Se passerà il vaglio della commissione verrà approvata dal ministro dell’interno. Se il consiglio non sarà in grado di formulare una propria proposta, vi provvederà la commissione straordinaria direttamente”.
Mentre spetta alla Giunta Comunale “ rimuovere le cause che hanno determinato il dissesto: ossia provvedere immediatamente alla riscossione coattiva, essendo questa (dopo il taglio dei trasferimenti statali e regionali, che non dipendono dal Comune) la principale causa del dissesto finanziario del Comune di Favara”.
In sostanza i Commissari intervengono nel pregresso, cioè là dove anche il Consiglio Comunale del passato ha visibilmente mancato e dove il Consiglio Comunale in carica dovesse mancare.
Se adesso l’attuale Giunta e l’attuale Consiglio Comunale, ognuno nel suo ambito e ruolo, compie bene il suo dovere, i Commissari non intervengono.
In questa situazione appare chiaro che un bilancio equilibrato per il 2017 se non vuole arrecare nuovi pesi ai cittadini già fa tempo tartassati, né imporre tasse a chi è in situazione di non potere veramente pagare, non c’è altra via da percorrere … se non quella di allargare la base retributiva. In sostanza attuando quello slogan, rimasto per anni solo declamato, di : “Pagare tutti per pagare meno”.
E non da ora, tanti esperti di politica hanno sempre pubblicamente affermato che a Favara c’è un’evasione fiscale che va dal 30 al 50 per cento. Per questo era stato accolto con grande favore popolare quello slogan.
Un compito eluso con motivazioni diverse dagli “esperti” del passato, ma di cui adesso non si potrà fare a meno, se si vorrà amministrare correttamente.
E se questo non dovesse essere attuato dal Consiglio Comunale, allora questo compito, oltre a quello di pensare a risanare i debiti pregressi, diventerebbe subito competenza dei Commissari.