La O.S. FIALS ha inviato, ai vertici dell’ASP di Agrigento, l’ennesima nota di richiesta avente come oggetto: la riforma dei contratti di lavoro, da tempo parziale (24h) a tempo pieno, per tutti i lavoratori ex contrattisti interessati.
Si tratta di una problematica, dagli importanti riverberi sociali, che la FIALS ha sottoposto al Commissario, Ing. Gervasio Venuti, sin dai primi giorni dal suo insediamento. Successivamente, in data 11.10.2017, la FIALS ha riproposto la soluzione dell’importante vertenza nel corso di uno specifico incontro, appositamente richiesto, cui hanno partecipato anche il direttore sanitario e il direttore amministrativo. In detta circostanza, i vertici aziendali succitati hanno mostrato apparente sensibilità al problema e assicuravano perciò di valutare l’opportunità di procedere alla riforma dei contratti di lavoro di tutti i dipendenti interessati. A fronte dell’ impegno assunto non seguiva, però, alcuna concreta iniziativa. Pertanto, la FIALS, tornava a sollecitare con note prot. n. 101/2017 del 03.10.2017 e prot. n. 120/2017 del 21.11.2017, la pronta soluzione della problematica e, contestualmente, porre fine all’ingiustificabile quanto insopportabile trattamento discriminatorio propinato ai lavoratori interessati.
Ed infatti, per cogliere l’illegittimità degli atti consumati dalla precedente Amministrazione dell’ASP di Agrigento, è sufficiente rilevare che, mentre la stabilizzazione degli ex LSU assunti attraverso la graduatoria relativa alla qualifica di ausiliario, è avvenuta a tempo pieno; tutti i rimanenti lavoratori, appartenenti alle altre qualifiche (commessi, coadiutori amministrativi, operatori tecnici ecc.), sono stati stabilizzati a tempo parziale (24h). Questo, nonostante gli avvisi dei relativi concorsi prevedano la stabilizzazione a tempo pieno per tutte le qualifiche.
Per questi motivi, con la nota odierna, la FIALS ha chiesto nuovamente all’Amministrazione dell’ASP di Agrigento di riformare, a tempo pieno, i contratti dei lavoratori discriminati e porre, così, fine al loro stato di sostanziale indigenza.