Conferenza stampa del sindaco Firetto e dell’assessore comunale all’ambiente, Fontana. Tra le problematiche discusse, quelle legate ai costi per l’emergenza rifiuti. “A tre mesi dall’ordinanza del presidente della Regione, Crocetta, che ha prodotto l’ennesima emergenza rifiuti in Sicilia, possiamo valutare con relativa precisione il danno che ciò produrrà per i cittadini agrigentini”. Lo ha affermato il sindaco di Agrigento Firetto. “Solo nei mesi che vanno dai primi giorni di giugno alla fine di agosto, affermano Firetto e Fontana, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è costato in più 193.000,00 euro per il trasporto e 230.000,00 euro per i maggiori oneri di discarica. La proiezione fino a fine anno di questi costi imprevisti fa ipotizzare che lo scostamento rispetto alla TARI 2016 approvata il 30 aprile dal consiglio comunale sarà di circa un milione di euro che dovranno inevitabilmente essere recuperati sulla TARI del 2017, rendendo ancora più pesante una tassa già insostenibile per le nostre famiglie”. Appare evidente ,sottolineano, come la Regione abbia completamente perso il controllo della situazione tanto che, da primi di giugno a oggi, ha prodotto quasi giornalmente ordinanze e disposizioni contraddittorie, velleitarie e di dubbia legittimità. L’assessore al ramo,ha annunciato che hanno già dato mandato all’ufficio legale perché verifichi in modo puntuale le illegittimità e tuteli l’interesse del comune proponendo l’annullamento di tali atti. “Gli uffici stanno inoltre verificando la possibilità di ridurre i costi sia utilizzando una delle stazioni di trasferenza più prossime autorizzate dalla Regione che valutando la riduzione del servizio di igiene urbana, tagliando alcune delle attività previste dal contratto”. Firetto è consapevole che ciò potrà produrre una riduzione della qualità del servizio, ma è inevitabile provare a porre rimedio a “una situazione tanto grave”. “Una situazione,conclude,che trova origine nell’irresponsabilità di chi non ha governato da anni il sistema dei rifiuti e prova oggi a scaricare sulle amministrazioni comunali il proprio fallimento”.