Timidi segnali di ripresa in Sicilia, dove nel 2017 gli indicatori economici registrano un aumento. Crescono i consumi delle famiglie, migliora la qualità del credito e il fatturato delle imprese, vola l’export (+30%), aumentano l’occupazione (+1,1%), ma a tempo, mentre i disoccupati sono oltre il 20%, il doppio della media nazionale. A fotografare l’andamento dell’economia nell’isola è il report di Bankitalia per l’anno 2018, presentato a Palermo. Il 2017 narra di un aumento del numero di imprese attive (0,8%, (sono 368 mila 428), con una crescita nell’industria (+0,2%) e in agricoltura (+0,9%).
Ripartono i consumi e aumenta il reddito delle famiglie. Quello pro capite si attesta sulla soglia dei 13 mila euro, quello per consumi a 12 mila. Eppure nell’Isola un quinto dei nuclei familiari è a rischio emarginazione sociale: le famiglie dove nessun componente lavora sono il 30%.
Intanto partono i saldi estivi in Sicilia dal 1 luglio al 15 settembre. Lo prevede il decreto dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano. La decisione dell’assessore è arrivata al termine dell’incontro con le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale e le associazioni di consumatori che si sono espresse a favore dell’anticipo dei saldi estivi. “Abbiamo optato per un anticipo dei saldi – spiega Turano – perché siamo convinti che il provvedimento sia un beneficio per i commercianti e per le famiglie che potranno anticipare qualche spesa fuori programma”. “E’ anche un modo per riuscire ad intercettare il flusso di ‘turisti dello shopping’ di quanti sceglieranno la Sicilia come meta per le loro vacanze estive e sono attratti in modo crescente dall’unicità dei prodotti Made in Italy” conclude l’assessore.