Udienza con “giallo” quella di oggi al carcere Pagliarelli di Palermo dove il pentito favarese Giuseppe Quaranta, arrestato nell’operazione antimafia “Montagna” ed in seguito collaboratore di giustizia, è stato chiamato a deporre (in videoconferenza) per la prima volta in aula al processo Icaro, che ha sgominato le nuove famiglie mafiose della provincia di Agrigento.
L’udienza è iniziata con quasi un’ora di ritardo. L’avvocato Salvatore Pennica, prendendo la parola e rivolgendosi al presidente ha detto: “Il collaboratore di giustizia è qua, nella stanza accanto. Lo abbiamo visto in tanti. Chiedo che venga accompagnato in aula per essere sentito personalmente”.
Il Pm Claudio Camilleri replica: “A me non risulta che sia qua”.
Il presidente sospende l’udienza per 15 minuti per mettere a punto il collegamento video ma la pubblica accusa annuncia: per ragioni di sicurezza e tecniche non è possibile procedere alla videoconferenza”.
L’udienza è stata rinviata al 14 maggio e si celebrerà al tribunale di Agrigento in videocollegamento.