CANICATTI‘. “Sono fiducioso, preso si aprirà la causa di beatificazione di Padre Gioacchino La Lomia”. Lo sostiene Fra Massimiliano Novembre, postulatore della causa di canonizzazione per il Venerabile frate cappuccino canicattinese nato ricco, morto povero, vissuto in odore di Santità. Fra Novembre parla del “processo” in occasione della presentazione delle iniziative per la celebrazione del 113esimo anniversario della morte di Padre Gioacchino che ricorre lunedì 30 luglio.
“Stiamo solo aspettando la relazione del miracolato – dice fra Massimiliano e poi c’è solo da stabilire se il processo di canonizzazione si terrà ad Agrigento (dove è avvenuto il presunto miracolo che sarà sottoposto a processo) o a Marsiglia, luogo in cui vive il “miracolato”.
Il superiore guardiano del santuario della Madonna della Rocca, dove sono custodite le spoglie mortali del Venerabile Gioacchino La Lomia, lo scorso anno è volato a Roma per consegnare al Postulatore generale della Congregazione per le cause di beatificazione la documentazione di un presunto miracolo che possa essere quello che apre la strada alla Santificazione. Il miracolo, o presunto tale a cui si riferisce padre Novembre riguarda Ludovico De Santis, un quarantenne residente in Francia, ma di origini siciliane, guarito da una rarissima ed incurabile malattia, una cirrosi epatica ed un tumore al fegato.
Dopo essere stato messo in lista per il trapianto, ha pregato sulla tomba del Venerabile Padre Gioacchino La Lomia, le cui spoglie sono custodite dai frati Cappuccini nel convento della “Madonna della Rocca” e non ha più avuto bisogno di questo intervento. Una guarigione, che per i medici ha del prodigioso, dell’inspiegabile scientificamente. “Ho consegnato la documentazione – spiega Padre Massimiliano – che contiene la testimonianza del presunto miracolo da parte della persona miracolata, e poi anche due relazione medico legali di due professionisti medici i quali sono del parere che c’è stato un intervento soprannaturale per la guarigione di questa persona. Il postulatore generale è ottimista e questo – aggiunge il frate – per noi è davvero importantissimo”. Sulla causa di beatificazione di Padre Gioacchino La Lomia, interviene lo storico Enzo Di Natali che si è occupato della vicenda. “Il problema nasce – dice Di Natali – dal fatto che la congregazione nazionale dei padri Cappuccini non ha fatto pressioni per cercare di accelerare l’iter”. E racconta un episodio inedito. “Qualche anno fa mi sono recato a Roma – dice Di Natali – ed il padre generale mi ha mostrato un libro di circa 800 pagine contenenti tutti i nomi dei cappuccini vissuti in odore di Santità, tra cui Padre Gioacchino. E mi ha detto: farei un torto agli altri se ponessi davanti a tutti il vostro frate”.