CANICATTI’. Chi ne è esterno, cerca di punzecchiare ripetutamente al grido di:” A cosa serve il liceo classico? È anacronistico”. Chi ne è esterno, fatica a capire cosa un liceo, come quello di Canicattì, può dare ai suoi studenti, non solo in termini di didattica: è una scuola di pensiero, un luogo in cui le proprio idee si incontrano e si scontrano con quelle altrui diventando progetti che si tradurranno in Futuro. È indifferente quale sia il campo che tu voglia sviluppare, sul quale vuoi investire maggiormente, ciò che conta è che tramite educatori capaci e ragazzi pieni di risorse, i tuoi sogni diventino concreti e tangibili anche a chi, nella progettazione, ne è rimasto esterno.
Un esempio, tra i più lampanti, è rappresentato dall’ormai ensemble Classiche Note, ma, per seguire una formula narrativa di conclamato uso del giornalista Carlo Lucarelli, partiamo dagli albori della storia, per arrivare all’atteso 3 Giugno 2018.
È il 2013 in quel di Canicattì, la vita all’interno del Liceo Classico “Ugo Foscolo” procede normalmente, Malluzzo e Di Benedetto concorrono alla carica di Rappresentante d’Istituto, e il coro, fino a quel momento, è solamente stato un insieme di ragazzi, dalle discutibili doti canore e musicali, spinti però dal desiderio di animare messe, per mostrare che al Liceo non manca certo l’attenzione per la musica. Fu in quel momento, in cui si credeva che quello potesse essere il massimo a cui aspirare, che Martina Palilla ed Angelita D’Auria presero le redini del coro per trasformalo in qualcosa che non si era mai visto dentro quell’istituto e che, tutt’ora, a distanza di 5 anni, continua ad essere un punto di riferimento sempre più palese per chi, a scuola, ama la musica cantata e/o suonata. Il viaggio iniziò con pochi brani, ma incisivi: si predilessero canzoni sacre, per rendere più accessibile il passaggio da semplice coro della domenica pomeriggio a vero e proprio ensemble di sessanta elementi; brani come “I Will Follow Him” o “Hail Holy Queen” divennero momenti imprescindibili per ogni uditorio il coro si trovasse a fronteggiare e, al contempo, diedero il là per quello che sarebbe stato un passo mai più lungo della gamba, data la sua gradualità nell’evoluzione.
Il coro comincia a riscuotere consensi : tra il 2014 ed il 2015, a cavallo del periodo natalizio, inizia un piccolo tour tra le chiese dell’Agrigentino e del Nisseno, in cui vengono proposti brani combacianti al periodo, tutti ovviamente riarrangiati in chiave corale, che iniziano a scolpire l’identità delle C.L. Il tour riscuote un buon successo, tanto che vari parroci si palesano impazienti di ripetere l’esperienza l’anno seguente (SPOILER: l’esperienza si ripeterà). Tra il 2015 ed il 2016, l’esperienza si ripete ed il coro riceve un riconoscimento formale da parte del movimento Cristiano “Natale… Umiltà e Amore”. Lo stesso anno, si consuma la loro partecipazione al concorso Diapason, passaggio tra i più importanti visto che, oltre ad ottenere il primo premio con un punteggio di 98/100 ed il premio speciale Piera Tumminello, viene segnata la linea di confine che trasforma il coro in un vero e proprio ensemble, con l’aggiunta, ai già presenti pianoforte e chitarra, di un basso elettrico e di una batteria. I frutti del duro lavoro continuavano a fioccare: lo stesso anno, l’ensemble Classiche Note, viene inserito tra le eccellenze del comune di Canicattì. Tra il 2016 ed il 2017 continua l’onda di spettacoli, trasferitisi dalle chiese ai teatri, che vedono un repertorio arricchito di influenze pop-rock e, emulando l’evoluzione della Tragedia Greca, dagli albori sino ad il suo primo innovatore, Eschilo, vi è un avanzamento del reparto scenografico che aggiunge magnificenza e grandezza all’esibizione, per poi passare al periodo che potremmo definire Euripideo, in cui la ricerca del suono e la sperimentazione la fanno da padroni, introducendo nuovi strumenti come violini e clarinetti. Il 2016 riserva grandi sorprese professionali: il coro diventa corso di potenziamento extracurriculare, riconosciuto dal Liceo nella persona della direttrice Rossana Virciglio, traguardo che troverà il suo culmine l’anno successivo, 2017/2018, in cui diverrà un vero e proprio progetto scolastico pomeridiano!
La crescita affrontata non è stata banale, né semplice, ma l’ambiente, il clima di festa e il divertimento che hanno sempre contraddistinto Le Classiche Note spingono chi vi entri a farne parte, a non volerne più sapere d’uscire: il coro, che quest’anno festeggia il suo quinto compleanno sotto la direzione di Martina Palilla, ha al suo interno, oltre alla succitata direttrice ed a numerose decine di ragazzi che frequentano i Licei di Canicattì, gente per cui quei Licei sono oramai soltanto bei ricordi da custodire; abbondano gli universitari, che amano portare un po’ della loro esperienza ai novizi, ragazzi distinti per età, per generazione (si parla di un gap, in alcuni casi, anche di sette anni), per esperienze, che amano ritrovarsi accomunati dalla sola musica, un’arte che non stanca mai; che tu la voglia solo ascoltare o se magari preferisci cantarla o suonarla o, anche meglio, comporla, la musica sarà presente nella tua vita, creando dei veri e propri punti di scansione tra generazioni differenti, ognuna contraddistinta da gusti diversi che, proprio per questo, generano un effetto più che accattivante quando questi vengono a collidere: nel lento progredire del’umanità, permane l’immortalità della Musica.
L’Ensemble Classiche Note ha voluto rappresentare questo per i giovani liceali: un punto d’incontro tra generazioni e mai, come quest’anno, ciò si concretizzerà sulla scena. Il 3 Giugno, 2018 ovviamente, si svolgerà, al cineteatro Odeon di Canicattì, Lo spettacolo dell’ensemble, intitolato “The Greatest Show” che vedrà in scena un mix di generi e di periodi, di temi e di aneddoti, raccolti in una scaletta che conterà brani ormai entrati nell’immortale collettivo ed altri che, in questo spazio ideale, stanno costruendosi un cunicolo in cui risiedere, passando per vari momenti di riflessione sociale grazie a meravigliosi attori,tutto contornato da coreografie di ballerini provetti. Il 3 Giugno 2018 non mancate allo spettacolo che vuole mostrare come impegno e dedizione paghino, se sfruttati nella direzione giusta.
Una menzione d’onore va, di diritto, alla Direttrice scolastica Rossana Virciglio, colei che forse più di tutti ha creduto che il coro potesse andare avanti, mettendoci a disposizione tutto ciò che ci fosse utile per la prosecuzione dei nostri obiettivi; come non ringraziare la Professoressa Piera Bellavia, tutrice del coro nei suoi primi 2 anni di vita; un ringraziamento spetta anche a Luigi Pagliarello ed alla sua Sound Light Service, ormai storica fornitrice di amplificazione di qualsiasi tipo, per qualsiasi tipo di spettacolo negli ultimi tre anni. Una menzione speciale va a tutti i genitori dei ragazzi che per ogni spettacolo erano pronti, col motore acceso, per dare passaggi ed aiutare nella gestione. Dulcis in fundo, un grazie ad ogni ragazzo abbia mai fatto parte dell’ensemble: se oggi siamo a questo punto, è grazie all’impegno di tutti.
Uomini e donne che avete letto fin qui, voglio lasciarvi con un consiglio da amichevole coreuta di quartiere: non cercate il magnifico dove non si annida, ma guardatevi intorno e scoprirete la meraviglia.
L’articolo è stato redatto da Pietro Falzone