AGRIGENTO. Il prossimo autunno potrebbero essere già operativi dei nuovi corsi di laurea al Consorzio universitario di Agrigento. Tutto frutto della convenzione stipulata tra il Cua e l’università romena “Dunarea” di Galati nei mesi scorsi. I primi sopralluoghi tecnici per rendere operative le aule e i laboratori dovrebbero iniziare a fine giugno. La sede: quella attuale di via Quartararo, a Calcarelle.
Obiettivo sarebbe l’avvio di un corso in Ingegneria Agroalimentare triennale, con tre specializzazioni biennali dedicate a singoli settori. Ma il progetto dell’università l’università romena è ancor più radicato nel territorio. L’obiettivo è quello di creare una partnership con le aziende locali, provinciali: imprese che si occupano di olio, vino, ma anche della raccolta e trasformazione degli agrumi ed anche con imprese ittico-conserviere.
Con tutte loro si lavorerà per inserire e proiettare gli studenti nel mondo del lavoro. all’interno delle aziende sono previsti, nel progetto dell’università romena, attività di tirocinio e stage. Si lavorerà sulle risorse e materie locali, in un ottica diversa dal solito: riutilizzando ad esempio gli scarti di lavorazione per produrre prodotti per la cosmetica o l’agricoltura. Previsto per il prossimo anno accademico anche un master realizzato tramite il conservatorio di Messina. L’università di Palermo conferma invece il suo interesse a garantire su Agrigento solo il corso in Servizio sociale e null’altro.
Il presidente del Consorzio, Pietro Busetta risponde a chi sostiene che il consorzio è agonizzante: “Stiamo lavorando al rilancio dell’università agrigentina. Posso assicurare – continua l’economista palermitano – che, anche se l’anno 2018-2019 sarà quello della massima crisi, stiamo lavorando per un rilancio sostanziale del consorzio di Agrigento, insieme peraltro all’importante struttura del Polo universitario, diretto egregiamente da Ettore Castorina e con il quale si lavora in sinergia, che occupa oltre 30 addetti dell’università e che si colloca a villa Genuardi”.