Consulta “approva” : soldi della tassa di soggiorno per San Calò
Non sono mancati i “malpancismi”, i toni accesi e nemmeno le prese di posizione, ma alla fine la consulta ha dovuto piegarsi alla volontà dell’amministrazione comunale, ovvero, i proventi della “Tassa di Soggiorno” verranno utilizzati per erogare un contributo per la festa di San Calogero. Si acquisteranno i fuochi d’artificio, luminarie, tamburi ed altre iniziative che gravitano intorno alla festa che si tiene in città dalla prima alla seconda domenica di luglio, ma niente investimenti per migliorare i servizi turistici.
Nella riunione che si è tenuta al Comune di Agrigento la “Consulta per l’Imposta di Soggiorno” avrebbe dovuto esprimere un indirizzo su come spendere i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno. Ed invece la riunione convocata dal presidente, Lillo Firetto, è stata pura formalità. I rappresentanti delle varie associazioni e federazioni di categoria nonché i diversi titolari di strutture ricettive facenti parte della Consulta hanno preso atto della scelta presa.
Presenti tra gli altri il presidente del Consorzio Turistico Valle dei templi, Emanuele Farruggia, il presidente di Federalberghi, Francesco Picarella, il presidente di Abba (associazione b&b) Carmelo Cantone; Giuseppe Lo Pilato del Fai-Kolimbetra.
Attualmente, dall’imposta di soggiorno il Municipio ha incassato 380 mila euro, di cui ben 293mila sono stati versati dagli alberghi, mentre appena 85mila da B&B, case vacanze, camping e affitta camere.
Ecco come il Municipio ha deciso di ripartire le somme riscosse come Imposta di Soggiorno nell’esercizio finanziario 2017 e per il Triennio 2017/2019 . Tre macro-aree di intervento: – Promozione, Marketing della Destinazione Agrigento, prodotti turistici ed Eventi, nella misura del 64 % – Infrastrutture, manutenzioni e servizi per il turismo, nella misura del 35% – Formazione turistica, nella misura dell’1%.
La Consulta ha condiviso l’idea di sostenere direttamente con fondi della Imposta di Soggiorno (nella misura dell’1,4%) la tradizionale Festa di San Calogero. Altro tema suggerito dai componenti la Commissione, si legge in una nota, è stato quello relativo alla promozione della Città di Agrigento che dovrà avvenire sempre con largo anticipo su tempi e date.
Insomma chi si aspettava dalla consulta chissà quali passi, è rimasto deluso. Quando è stata nominata, infatti, il sindaco aveva parlato dell’importanza della scelta cui sono chiamati a decidere i componenti per il futuro.
Della consulta, oltre all’albergatore Enzo Sinatra, fanno parte Enzo Camilleri del Distretto turistico, Cristian Moncada di “city of the temples”, Arianna Nicosia, Elvira Mangione, titolari di b&b, Michele Buggea titolare di camping. “Il ruolo della Consulta sulla tassa di Soggiorno, era quello di analizzare i bisogni del comparto turistico e indicare al sindaco di Agrigento, che ne è il presidente, alcune eventuali possibilità di destinazione dei fondi introdotti con la Tassa di soggiorno”.
Secondo una nota diffusa dall’addetto stampa del primo cittadino, l’Amministrazione Comunale ha espresso il gradimento per le osservazioni e i suggerimenti giunti e ha ringraziato i componenti della Consulta per il lavoro fin qui svolto. Sempre secondo il comunicato diffuso dal Sindaco, la Consulta inoltre, avendo condiviso la grave situazione finanziaria del Bilancio comunale e tenuto conto del rischio effettivo di annullamento della Festa di San Calogero a causa della mancata erogazione del contributo comunale, ha condiviso l’idea di sostenere direttamente con fondi della Imposta di Soggiorno (nella misura dell’1,4%) la tradizionale Festa di San Calogero”. Viene da chiedersi come sarà utilizzata la differenza degli oltre 360mila euro rimanenti.
Sulla vicenda cominciamo ad arrivare i primi interventi. Leggi anche: Agrigento, Spataro, “Consulta per l’imposta di soggiorno è solo una ‘longa manus’ del sindaco”.