Consorzio Universitario Agrigento – Non sono sicuramente positive le ultime notizie riguardanti il Consorzio Universitario di Agrigento che sembra sempre più vicino al tracollo totale. Infatti, dopo il fallimento dell’ex Provincia Regionale di Agrigento sulla gestione del Consorzio, adesso anche i Comuni di Ribera e Sciacca hanno tolto il loro sostegno al Consorzio. Più volte il Consigliere Comunale Pietro Vitellaro, capogruppo di “Agrigento Cambia”, ha tentato di spostare l’attenzione di tutta la deputazione regionale verso la situazione critica del Polo Universitario, sottolineando che il Consorzio non ha alcun colore politico e che la sua salvezza interessa tutti. Proprio nella nota stampa di Pietro Vitellaro viene messa in risalto quella che era l’importanza dei contributi di Sciacca e Ribera, purtroppo adesso sembra stiano abbandonando la nave che affonda.
“Un buon amministratore, anche alla luce della generale crisi finanziaria degli enti locali, ha il sacrosanto dovere di non togliere fondi alla cultura ed alla formazione dei propri giovani, anzi deve investire in essa. Ecco perché, nonostante le evidenti difficoltà, il Comune di Agrigento continuerà a dare sostegno al Consorzio Universitario di Agrigento. Pur essendo consapevoli che sia difficile la situazione che si sta vivendo, su questo tema non si cede di un millimetro.”. Queste le parole di Vitellaro.
Nonostante tutto, molti si chiedono ancora oggi come si stia decidendo di intraprendere la strada del suicidio quando in gioco ci sono la cultura e lo sviluppo del territorio. Avere un Polo Universitario all’interno della Provincia permette a molti studenti di studiare e ottenere un titolo di studio a “costo zero”, senza contare i benefici economici “residuali” che derivano dalla presenza dell’Università in loco, come l’apertura di mense, centri stampa, case dello studente e appartamenti in locazione.
Alla luce di ciò, la candidatura di Agrigento a “Capitale della Cultura 2020” ha un retrogusto amaro.