Confcommercio: rifiuti diminuiscono, ma Tari sempre più salata: ”Agrigento ha tariffe tra le più alte in Sicilia, seconda ” Lo studio dell’Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio analizza il valore medio regionale, quello dei diversi capoluoghi di provincia e la media nazionale.
I rifiuti diminuiscono ma la tassa (Tari) continua ad aumentare. Lo sostiene la Confcommercio lanciando il portale osservatoriotasselocali.it, dedicato alla raccolta e all’analisi di informazioni relative alla Tari. La tassa “pagata da cittadini e imprese è sempre più alta e in continua crescita: nel 2017 è arrivata, nel complesso, a 9,3 miliardi di euro con un aumento di oltre il 70% negli ultimi sette anni, nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti”.
La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che lo caratterizzano, per le imprese del nostro territorio. Sostiene Confcommerico.
Dai dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it si conferma la continua crescita della Tassa sui rifiuti pagata da cittadini e imprese nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti e i divari di costo tra medesime categorie economiche, sempre a parità di condizioni e nella stessa provincia.
In particolare si evidenzia come le categorie Alberghi, Ristoranti, supermercati, negozi di abbigliamento, calzature, ferramenta e altri beni durevoli, agenzie e studi professionali, autosaloni, siano quelli più sofferenti. La provincia di Agrigento, per quanto riguarda la tassazione del settore artigianato, in tutte le sue diversificazioni, risulta al primo posto in Sicilia.
La provincia di Agrigento, sempre secondo i dati di Confcommercio, in tutti i settori economici, si colloca ai primi posti in Sicilia, per maggiore tassazione. Paradossalmente le banche e gli istituti di credito, invece, hanno un trattamento agevolato rispetto alle altre provincie siciliane.