Dipendenti di due comunità licatesi costretti, dopo aver ricevuto lo stipendio, a restituirne un terzo.
Conclusione delle indagini preliminari per i dieci indagati per estorsione, appropriazione indebita, favoreggiamento e false informazioni al pubblico ministero.
A Licata ad ottobre scattò l’operazione della Guardia di finanza con cinque misure cautelari: tre arresti domiciliari e due divieti di dimora. Dipendenti delle comunità “Arcobaleno” e “Libero Gabbiano” di Licata, secondo la Procura, sarebbero stati costretti, dopo aver firmato un foglio di dimissioni in bianco, dopo che ricevevano il bonifico mensile dello stipendio, a restituirne in contanti un terzo.