Porto Empedocle, casse vuote e stipendi arretrati per impiegati e netturbini
Le casse del Comune sono ancora vuote o almeno troppo vuote per pagare gli stipendi dei dipendenti, ovviamente manco a parlarne delle fatture arretrate della Realmarina, il consorzio di imprese che gestisce la raccolta dei rifiuti differenziati in città. Il risultato è che c’è viva preoccupazione tra i dipendenti comunali che il 27 di questo mese non percepiranno il loro secondo stipendio, mentre la scorsa settimana a più riprese si sono riuniti in assemblea i netturbini che avanzano diversi stipendi dalle loro aziende. Di queste inquietudini ne ha risentito la raccolta stessa dei rifiuti che è proceduta a singhiozzo con disagi tra i cittadini.
Il rischio è che possano verificarsi nuovi scioperi, mentre se non giungeranno finanziamenti certi le strutture turistiche potrebbero vivere l’incubo di scioperi selvaggi che in passato hanno creato danni seri all’immagine della città, oltre che creare rischi per l’igiene pubblica.
“Mi ritrovo a vivere con la mia città una situazione paradossale – ha spiegato la sindaca Ida Carmina – perché nonostante da diverso tempo sia stato dichiarato il dissesto finanziario, non sia arrivato ad oggi nessun finanziamento speciale previsto per situazioni così difficili. Ci sono adempimenti burocratici dovuti all’accertamento della massa passiva verso i creditori dell’ente che dovranno essere terminati, prima che possano arrivarci i mutui speciali previsti dalla cassa depositi e prestiti. Una volta sistemata la situazione, potremo avere nuovamente le anticipazioni di cassa dell’Unicredit che ad oggi non ci sono state, perché abbiamo alle spalle la non restituzione della somme avute in passato. Intanto dalla Regione per il 2018 non abbiamo ricevuto nulla, si spera che arrivi qualcosa dopo l’approvazione della finanziaria regionale. Mi sono già sentita con il Prefetto e con il Dott. Giancarlo Verde che gestisce al Ministero degli Interni il Dipartimento Generale per la Finanza locale. Spero che possano giungere somme dallo Stato al più presto”.
Il Primo cittadino empedoclino ha anche ricordato come dalla Regione per gli stipendi del personale precario siano giunti solo 600 mila euro circa, contro i 900 mila erogati nello stesso anno dall’ente.
Una situazione molto difficile, quella che nelle prossime settimane potrebbe venirsi a concretizzare, in una città che non riesce a rialzarsi dalle difficoltà finanziarie ereditate, mentre nei giorni scorsi si è assistiti ad una vivace polemica tra il sindacato della Cisl e la stessa Amministrazione comunale che certo non aiuta a placare gli animi.
Calogero Conigliaro