AGRIGENTO. Chiude i battenti dopo una lunga storia l’Ipab “Burgio Corsello” di Canicattì. Gli anziani ricoverati e gli ospiti, i minori non accompagnati, hanno dovuto sloggiare, per essere trasferiti in altre strutture. Nonostante l’allarme lanciato dall’ex presidente Totò Campagna, che si era dimesso per le note difficoltà economiche dell’ente, nessuno ha fatto nulla per scongiurare la chiusura di questa importante struttura che dava lavoro a decine di persone, che oggi risultano disoccupate.
Il Comune ha un debito nei confronti dell’Ipab ed il commissario regionale, Guglielmo Reale, che è stato molto deciso nella sua azione, vista la mancanza di liquidità che non permetteva nemmeno di fare la spesa, sicuramente adotterà tutte le misure necessarie per ottenere i soldi dall’ente. Sulla vicenda interviene Leonardo di Stefano.
“Voglio manifestare, in primo luogo, il mio sdegno unito al mio stupore per la chiusura della Casa di Riposo per anziani “Maria Burgio” di Canicattì in via Menfi. Dopo 135 anni al servizio di anziani e non abbienti, bisognosi di assistenza e di conforto. Misteriosamente, senza preavviso, in assoluto silenzio, come a volere nascondere chissà quale mistero, dopo avere sballottato gli anziani ospiti a destra e a manca, oggi, chiude la sua nobile attività. Ma ciò che a me colpisce è il silenzio e la totale e l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale in carica, indifferenza che ha tutto il sapore della complicità. Un gruppo di cittadini, sensibili alla drammatica chiusura, vogliono capirci di più, per poter vedere in faccia i veri responsabili del fallimento.
Per questo opportuno chiarimento per meglio capire, ci siamo dati appuntamento oggi 25 luglio alle 11 proprio nell’istituto della Casa di Riposo in via Menfi. Tutti i cittadini che lo desiderano possono partecipare per sensibilizzare gli organi responsabili ad intervenire per scongiurare la chiusura”.