CANICATTI’. Il Canicattì calcio ha un nuovo presidente. Si tratta di Angelo Licata, imprenditore nel settore dei prodotti per l’edilizia che già da qualche anno ha sposato il progetto della squadra biancorossa. Licata è stato eletto ieri sera dall’assemblea dei soci e sostituisce il dimissionario Sandro Giglia, che ha annunciato di voler lasciare l’incarico proprio alla fine della partita con il Marsala di domenica scorsa al Carlotta Bordonaro.
Adesso Angelo Licata dovrà scegliersi i collaboratori da inserire nel direttivo e presentare il suo progetto per il calcio in città.
Nodo cruciale per l’organizzazione della prossima stagione sarà la scelta dell’allenatore. La società ha precisato che nella riunione di ieri non sono stati trattati gli aspetti tecnici ma si sono affrontate solo le questioni organizzative e societarie. Seby Catania non sembra essere in discussione. Ed uno dei primi ad essere ricontattati dal nuovo presidente sarà lo stesso Catania. Il lavoro svolto dal tecnico ed i risultati ottenuti dalla matricola Canicattì, quindi avrebbero soddisfatto la società.
Il risultato è stato il quinto posto ottenuto in questo campionato di Eccellenza appena terminato, senza però disputare i playoff per la regola dei 10 punti di distanza tra la seconda classificata (Licata calcio) e la quinta, appunto il Canicattì.
Intanto è tempo di verdetti. Al termine della stagione regolare l’ha spunta il Marsala sul Licata, ai lillibetani è bastato il pareggio ottenuto a Canicattì, partita finita uno a uno, per festeggiare il suo ritorno in Serie D. Il Licata, termina al secondo posto e attende in finale la vincente della semifinale tra Dattilo e Caccamo. Da rimarcare la grande stagione condotta dal Caccamo che, da matricola, chiude al terzo posto a quota 61 punti appaiata con il Dattilo, ma i trapanesi per una migliore classifica negli scontri diretti chiudono al terzo posto e si garantiscono di giocare la semifinale playoff in casa. La vincente della finale contro il Licata approderà alla fase nazionale per poter accedere in D. E non sarà semplice. In coda, l’Atletico Campofranco allenato dal campobellese Giovanni Falsone dopo otto stagioni ha dato l’addio all’Eccellenza e retrocede in Promozione. Si salva il Pro Favara che vince il derby contro il Kamarat, la formazione di mister Renato Maggio giocherà in casa del Mussomeli la gara dei play out. Mentre nell’altro play out , il Monreale sfiderà in casa il Castelbuono.
Tirando un bilancio della stagione, ci può stare che il Marsala abbia vinto il torneo, visto il suo blasone e soprattutto la sua storia. Il Licata avrà la possibilità di poter centrare la serie D tramite il tortuoso cammino dei playoff, ma la formazione del presidente Danilo Scimonelli è attrezzata per l’obiettivo. Vera rivelazione del campionato è stato senz’altro il Caccamo, da matricola, la formazione di mister Pietro Tarantino ha compiuto un’impresa storica. Piccola delusione rimane in casa del Canicattì, i biancorossi chiudono al quinto posto, da matricola niente male, ma considerati gli investimenti, da questa compagine ci si attendeva quanto meno l’entrata nei playoff. Che sono sfumati per la regola dei 10 punti di distanza tra la seconda e la quinta. Bene hanno fatto, invece, Cus Palermo e Pro Favara che hanno centrato la salvezza diretta senza tanti sussulti. E’ stato comunque un campionato molto equilibrato, che ha fatto vivere tantissime emozioni ai protagonisti ed agli addetti ai lavori. Le 4 squadre agrigentine hanno dato dimostrazione di essere all’altezza della situazione. Sia il Licata che il Canicattì, con investimenti importanti hanno mantenuto sempre la zona alta della graduatoria. A fatica ha costruito la salvezza il Pro Favara, partito male con Peppe Balsamo in panchina e che dopo le dimissioni di Gaetano Longo, con la squadra affidata a Gerlando Contino, ha centrato l’obiettivo. Qualche apprensione per il Kamarat, dunque che dovrà passare dallo spareggio in casa del Mussomeli per continuare, anche il prossimo anno a giocare in Eccellenza.