CANICATTI. Il Tor di Quinto centra la finale scudetto per la seconda volta consecutiva. Lo fa sul terreno di Canicattì, con il cuore, con la testa e con due gol di Gianluca Libertini. Il numero 10 rossoblù si prende la palma di migliore in campo e gli applausi di uno stadio stracolmo, ma ammutolito dalle sue prodezze. Partita tatticamente perfetta quella della formazione campione d’Italia, dal canovaccio di semplice lettura: aspettiamoli, tanto non segnano. E così è stato. Il Tor di Quinto è diventato un corpo unico, ancora una volta, e quando ormai il Canicattì era in riserva l’ha punito con due gol di ottima fattura. Adesso appuntamento a Firenze, per il secondo anno consecutivo, per difendere quello scudetto cucito orgogliosamente sul petto.
La gara
Sospinto da un pubblico numerosissimo, come lecito aspettarsi, il Canicattì parte all’attacco e al 5′ sfiora il vantaggio con Coniglio. Cancrini libera l’area di testa, la palla arriva sui piedi di Greco che manda in verticale centralmente il centravanti di casa che poi spara col destro tra le braccia di Carolis. Il Canicattì ci prova poi dalla distanza al 7′ con Bellomonte, palla deviata da Cancrini sopra la traversa. Un altro tiro dalla distanza, col destro al volo, di Bellomonte viene deviato dalla schiena di Pellegrini con Carolis che riprende la posizione ed evita il peggio bloccando la sfera. Una punizione di Libertini dalla distanza allenta un po’ la pressione al 20′ (palla bloccata da Di Paola) poi al 23′ Canicattì vicinissimo al vantaggio col colpo di testa di Attardo, su un calcio d’angolo dalla destra, che si perde sul fondo. Tra il 26′ e il 27′ botta e risposta con occasioni mancate: Libertini va via sulla destra su invito di Staffa, ma il suo passaggio al centro non trova nessuno pronto all’appuntamento. Sul ribaltamento di fronte Greco manda ancora in verticale Coniglio, che sarebbe solo davanti a Carolis, ma il pallone è lungo di un soffio. Il copione del match non cambia col passare dei minuti: il Canicattì fa la partita ed il Tor di Quinto, forte del vantaggio dell’andata, chiude gli spazi ed aspetta. La pressione del Canicattì aumenta nei minuti finali. Qualche brivido, ma nessuna occasione e così si va al riposo sullo 0-0. Il Canicattì, che toglie Attardo (difensore) per Inglimma (centrocampista) riprende a spingere anche ad inizio ripresa. La pressione biancorossa schiaccia il Tor di Quinto, che risponde però come un muro di gomma agli assalti siciliani. Al 13′ un tirocross di Baldarelli costringe Carolis a rifugiarsi in angolo, poi dalla panchina dentro Timperi per cercare maggiore freschezza negli spazi al posto di un gladiatorio Muscuso. Al 18′ Onolfo sembra avere la palla buona, ma dal centro dell’area calcia debolmente tra le braccia di Carolis. Dopo tanta sofferenza cinque minuti più tardi il Tor di Quinto ammutolisce il Bordonaro. Lancio lungo di Cancrini per Libertini che è tutto solo visto il Canicattì completamente sbilanciato in avanti. Il numero 10 entra in area e con un destro in diagonale firma il vantaggio rossoblù. Caronia ci prova al volo, Carolis blocca, mentre Greco tenta un destro dalla distanza che dopo un paio di deviazioni finisce comodo addosso al portiere rossoblù. Lo stesso centrocampista ci riprova poi di nuovo dalla distanza trovando ancora la parata di Carolis. Poi, al 40′, Bordonaro in piedi per il Libertini show. Splendida azione personale del numero 10 rossoblù che entra in area da sinistra e poi davanti a Di Paola firma il gol che chiude i giochi. Nel recupero Tor di Quinto vicino anche al terzo gol con Acanfora che centra il palo con un destro dal limite. Poi, solo applausi, da tutto lo stadio. Il Tor di Quinto è ancora in finale.