CAMPOBELLO DI LICATA. Aumenta la Tari a Campobello di Licata. I rincari ammontano a + 32 % rispetto al 2017. Una percentuale altissima che inciderà pesantemente sui bilanci familiari. Il nuovo piano tariffario è stato approvato dal Consiglio comunale con i voti della sola maggioranza che sostiene il sindaco Gianni Picone. Mentre l’opposizione non si è nemmeno presentata.
Insorge il movimento Cinque stelle che, pur non essendo rappresentato in Consiglio comunale, attraverso Giuseppe Sicilia, candidato sindaco pentastellato alle elezioni amministrative del 2017, fa sentire la propria voce. “Il 32% di aumento della Tari per tutti i cittadini di Campobello di Licata, votato all’unanimità dei presenti in Consiglio, possiamo definirlo un successo dell’amministrazione Picone? L’economia della nostra città – aggiunge Sicilia – è al collasso e questo ulteriore aggravio di tasse è veramente insostenibile. Nessuna voce si è levata per rappresentare queste criticità, nessuna voce dall’opposizione colpevolmente assente si è sentita”. Ma il sindaco Picone difende l’atto votato dal Consiglio comunale. “Stiamo chiedendo ai cittadini di Campobello – ha detto il capo dell’amministrazione comunale che lo scorso anno è stato riconfermato sindaco alla seconda legislatura – per gli errori del passato. Purtroppo dobbiamo spalmare i superiori costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sulle bollette dei campobellesi. Tra questi il costo per la gara d’appalto ed i ritardi accumulati nell’avvio della raccolta differenziata”.
E per spiegare ai cittadini come stanno le cose, il sindaco Picone ha fissato un incontro per domani, 5 aprile alle 19 presso l’Auditorium del centro Polivalente.
“Ci sentiamo di chiedere scusa a tutti i cittadini ma la maggioranza bulgara del gruppo del sindaco non ci permette di difendervi in modo più efficace – scrivono in un documento i 5 consiglieri di opposizione: Carmela Maria Bove, Jenny Termini, Dyana Intorre, Giovanni Gibella e Giovanni D’Angelo. Chiediamo scusa ai nostri concittadini se si è data l’impressione di essere assenti, di non volere sostenere le ragioni di chi ci ha votato. La minoranza non è voluta essere presente ad un Consiglio comunale in cui si sarebbe approvato un provvedimento che ha dissanguato, demolito Campobello e i campobellesi confermando un incremento della Tari del 32% solo perché si è voluto spalmare nella tariffa costi che poco hanno a che fare con i rifiuti”.