Emergenza buche infinita, voragini “mangiano” auto e moto, feriscono pedoni provocando danni fisici. Secondo il Gds non passa giorno che i cittadini chiedano maxi risarcimento al Comune.
Le strade a groviera di Agrigento mettono in ginocchio automobilisti e motociclisti e perdoni, impegnati, nella migliore dei casi, in fantasiosi slalom. Sono infatti, secondo il GDS tanti i cittadini che citano il Municipio per i danni già subiti:
Un’agrigentina , caduta a causa di una buca in via Callicratide, per esempio, ha citato il Comune dinanzi al tribunale per chiedere la condanna al risarcimento dei danni quantificati in 41.577 euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria, a causa di gravi danni fisici riportati.
Un’atra donna, riporta sempre il Gsd di questa mattina, ha chiesto invece risarcimento dei danni quantificati in 25.753,99 euro, per una caduta davanti una scuola.
Il sindaco Lillo Firetto ha deciso che il Comune si costituirà, per resistere e chiedere il rigetto delle domande, in giudizio ed ha conferito l’incarico di difesa e rappresentanza del Municipio all’avvocato Agata Vecchio, funzionario specialista del primo settore.
Non tutti i danni infatti, sarebbero rimborsabili, di recente l’Agi ha pubblicato un breve vademecum per non essere costretti a pagare un danno oneroso .
Si può citare in danno il municipio solamente in caso di mancanza di segnaletica: danni da insidia. Se la buca o l’ostacolo c’è e non viene segnalato, la responsabilità è della Pubblica Amministrazione in quanto proprietaria o gestore del bene demaniale. E’ il comune (o la provincia o un’altra amministrazione) a dover risarcire i danni per omessa o insufficiente manutenzione delle rete stradale.
In questi casi la prima cosa è inoltrare una richiesta danni per raccomandata al proprietario del bene demaniale, che potrebbe essere anche Anas, Provincia o Comune, e qui serve l’assistenza di un legale per rivolgere la richiesta all’ente giusto.
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