“Per vincere a Scafati dobbiamo giocare la partita perfetta”. Con questo imperativo Agrigento è volata in Campania dove questo pomeriggio è impegnata contro un avversario davvero tosto. Altra sfida esterna per la Fortitudo Moncada Agrigento. Contro Scafati, partita valida per la settima giornata del campionato di Serie A2 OldWildWest. Le due squadre arrivano a questa partita a pari punti in classifica, entrambe in zona play-off, ma se gli otto punti totalizzati da Agrigento sono frutto di tre partite interne e tre esterne, Scafati ha giocato fin qui ben quattro gare lontano dalle mura amiche. La Fortitudo ha fin qui battuto Latina, Treviglio e Cagliari al PalaEmpedolce. Ha sbancato il campo di Tortona e poi perso nettamente a Siena e di misura a Casale Monferrato. Scafati, ben altra squadra rispetto a quella che ha rischiato di retrocedere la passata stagione, ha perso a Rieti, battuto Cagliari in casa, vinto sul campo della Virtus e della Leonis Roma, battuto Siena davanti il ppubblico amico e domenica scorsa perso a Reggio Calabria. La sfida di oggi è in programma con palla a 2 alle 18 al PalaMangano, palazzetto notoriamente tra i più caldi della categoria. “Scafati – ha detto il coach di Agrigento Franco Ciani – è un campo partecipe e storicamente difficile”.
Agrigento arriva a questa sfida con la consapevolezza di essere in grado di potersela giocare con tutti, ma ancora “penalizzata” dall’assenza, ormai prolungata, del pivot Paolo Rotondo. “Siamo in emergenza e da queste situazioni spesso si dà anche il meglio di noi stessi. Manca, ovviamente, uno dei nostri giocatori più esperti. Fino ad ora i ragazzi sono stati bravissimi, ma dobbiamo ancora continuare a dare il nostro meglio”. Per Rotondo si prospetta uno stop di almeno un mese e mezzo, anche se come ha ribadito Ciani è difficile stabilire un tempo certo per il suo recupero. “Questa partita – ha aggiunto il coach – si affronta con incoscienza e consapevolezza, sembra una contraddizione ma è il mix giusto. Dobbiamo non fermarci a pensare troppo alla qualità della squadra avversaria, pensando a noi stessi ed alle nostre cose, avendo la giusta sfrontatezza. Affronteremo una squadra importante e forte. Scafati proviene da una sconfitta, sicuramente questo ko ha dato una scossa”. Ha aggiunto Ciani. Uno dei giocatori dal rendimento più alto è stato fin qui Simone Pepe. “Mi aspetto una gara difficile e molto intensa”. Ha detto la guardia pescarese. Andiamo a Scafati – ha aggiunto – per fare risultato e portare a casa i due punti. Abbiamo vinto davanti i nostri tifosi, ma proveniamo da una sconfitta esterna, ovviamente vogliamo rifarci subito”.
Per Scafati l’imperativo è dimenticare la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la Metextra Reggio Calabria e ritrovare in un solo colpo la vittoria, i due punti e l’entusiasmo. Idee chiare ed obiettivi mirati accompagnano la Givova Scafati alla settima giornata del campionato cadetto.
“Affronteremo una squadra ottimamente allenata e messa in campo da coach Franco Ciani, che gioca una pallacanestro molto lineare e razionale, basato sulla fluidità del gioco offensivo”. Le dichiarazioni di coach Giovanni Perdichizzi lasciano intendere che i salernitani hanno una strategia di gara ben congeniata. “Agrigento – dice il tecnico soprannominato lo sceriffo – è una squadra che ha conservato in organico questa stagione il proprio leader Evangelisti, a cui è stato aggiunto un gruppo di italiani di grande talento, come Pepe ed Ambrosin, con il primo che è stato il capocannoniere dello scorso campionato di serie B e, pur provenendo dalla panchina, ha tanti punti nelle mani. Senza dimenticare la crescita di Zugno, cresciuto moltissimo rispetto alle passate stagioni, ed il ritorno di Williams. In sostanza – ha concluso il coach originario di Barcellona Pozzo di Gotto – la società siciliana ha dato continuità anche quest’anno all’ottimo lavoro eseguito dallo staff nelle ultime stagioni”.