RAVANUSA. In merito alla sentenza della Corte d’Appello che ha ribaltato il giudizio di primo grado nei confronti dell’ex direttore della banca Antonveneta di Ravanusa, Salvatore Lombardo, interviene con una nota stampa, la controparte (l’avvocato Carmelo Pitrola) per alcune precisazioni.
“La Corte di Appello di Palermo non ha pronunciato nessuna Sentenza di Assoluzione (ex art. 530 c.p.p) – dice Pitrola – ma ha invece dichiarato il non doversi procedere (ex art. 529 c.p.p) perche’ la querela è stata ritenuta (in maniera molto discutibile dalla Corte di Appello) tardiva.
Non è una decisione che riguarda il merito della vicenda, vicenda che ha visto il Tribunale di Agrigento riconoscere invece tutti presupposti della
truffa, con una condanna del sig. Lombardo ad un anno di reclusione ed al risarcimento dei danni.
In pratica la Corte di Appello non nega che la truffa vi sia, dice pero’ che non puo’ procedere oltre perche’ manca una condizione di procedibilità e
rimette il danneggiato dal reato, e cioè il sottoscritto, nelle condizioni di chiedere il risarcimento dei danni in sede civile.
Allo stato attuale abbiamo quindi una Sentenza definitiva di Licenziamento del sig. Lombardo per la truffa perpetrata all’Avvocato Pitrola, una Sentenza di Condanna del sig. Lombardo (nel merito) per truffa del Tribunale di Agrigento ed una Sentenza di non doversi procedere della Corte di Appello di Palermo che non entra nel merito ma rileva solamente un vizio di procedura.
A tutto questo seguirà una causa civile contro la Banca (i fatti sono avvenuti all’interno della Banca) e contro il sig. Lombardo per ottenere il risarcimento dei danni.