AGRIGENTO. I votanti complessivi sono stati 59.745 sui 126.171 aventi diritto. L’affluenza alle 23 – quella definitiva quindi – è stata del 47,35 per cento. Come sempre, in serata, magari dopo una domenica trascorsa al mare o in giro, il numero dei votanti s’è alzato.
Record d’affluenza a San Giovanni Gemini dove hanno votato 5.279 su 7.391 aventi diritto, pari al 71,42 per cento. Rispetto alle amministrative precedenti, l’aumento è stato praticamente esponenziale: 13,55 per cento. Massiccia la presenza degli elettori anche a Santo Stefano Quisquina che ha raggiunto il 66,47 per cento: sono andati alle urne in 3.096 su 4.658. Anche in questo caso, s’è registrato un aumento – pari all’8,04 per cento – rispetto a cinque anni fa. Quasi disertate le urne di Sant’Angelo Muxaro dove l’affluenza è stata del 30,02 per cento: hanno votato in 992 su 3.305 elettori. Ad Alessandria della Rocca – dove c’è un unico candidato a sindaco: Giovanna Bubello – hanno votato in 1.440 su 4.306 aventi diritto, pari al 33,44 per cento. Bassa anche l’affluenza (35,38 per cento) a Grotte dove alle urne si sono recati in 3.402 su 9.615. Anche a Cianciana non c’è stato un exploit di presenze: hanno votato in 2.485 su 6.775, ossia il 36,68 per cento. A Licata, che era il Comune Agrigentino più grosso fra quelli chiamati a rinnovare le cariche istituzionali, ci si è fermati al 42,33 per cento: hanno votato in 18.163 su 42.904 elettori. A Ravanusa, invece, si sono recati alle urne in 6.561 su 14.940, pari al 43,92 per cento.
A Menfi, invece, l’affluenza è stata del 61,07 per cento: i cittadini che hanno espresso la propria preferenza sono stati 7.863 su 12.876. Lo scorso anno, nei 15 Comuni dell’Agrigentino chiamati alle urne, i votanti complessivi erano stati 71.264 su 130.783 aventi diritto. L’affluenza definitiva era, dunque, stata del 54,49 per cento.