Giovanni Amico si pronuncia sulle sorti dell’Olimpica Akragas:
ho iscritto la squadra, ora serve una società.
AGRIGENTO. Si è tenuta stamane, presso l’ex collegio dei Filippini in Via Atenea, la conferenza stampa, iniziata alle ore 10:30, che è stata presieduta dall’assessore allo sport Giovanni Amico e dal portavoce del sindaco Lorenzo Rosso in merito alla questione della sorte della nascente Olimpica Akragas. “La Società Sportiva Akragas ha accolto istanze e sollecitazioni di tifosi e giornalisti riguardanti città che si adoperavano per recuperare il gioco del calcio in luoghi in cui questo stava sparendo”, così esordisce Amico chiarendo il perché della convocazione della conferenza. “Si è trattato di ristabilire un dialogo con la federazione per iscrivere la società calcistica di Agrigento in un campionato regionale, di eccellenza o di promozione. Ma inizialmente ciò non è stato possibile.” Di qui le polemiche dei tifosi, che si chiedono se sia giusto che una compagnia come l’Akragas riparta dalla prima categoria. In seguito alla mancata richiesta della squadra del Ribera, la squadra agrigentina ha in seguito potuto inserirsi nel campionato di Promozione in cui è tutt’ora iscritta. “E’ un azzardo” continua l’assessore, “un gesto disperato che serve a tenere viva la fiammella dell’Akragas”, ma è soprattutto un appello al tessuto imprenditoriale locale quello che rivolge Amico, al fine di trovare il giusto compromesso tra bugdet e campionato per continuare a investire nel calcio agrigentino.
AMICO APPELLO AI TIFOSI, SERVE LA SOCIETA’
L’Approfondimento
La conferenza stampa di questa mattina, tenutasi alle 10:30 presso l’ex collegio dei Filippini in Via Atenea, aveva come punto focale alcuni chiarimenti sulle sorti della società sportiva “Akragas” che sono stati forniti dall’assessore comunale allo sport Giovanni Amico in presenza del portavoce del sindaco Lorenzo Rosso. Dopo la scadenza del termine prevista per il 16 luglio sancita dalla Lega nazionale dilettanti, il presidente della società Amico ha deciso di versare la quota di iscrizione di 7.500 euro per affrontare il campionato di Promozione, accogliendo così le sollecitazioni di tifosi, sportivi e giornalisti che in questi giorni hanno parlato di come altre città abbiano recuperato e ridato dignità al gioco del calcio in luoghi in cui questo stava sparendo. Ma la questione non si esaurisce qui. Se da una parte Amico sottolinea l’importanza della presenza di sponsor, dall’altra afferma che “gli sponsor possono soltanto risolvere il problema della copertura dei fondi, senza in realtà ovviare al problema della guida societaria”. Una conferenza prima di tutto volta alla ricerca e all’appello nei confronti di soggetti economici che possano dunque condurre l’Akragas, che possano figurare in promozione e partire da un budget ben definito per capire quale campionato ci si possa permettere di affrontare, un budget chiaramente dipendente dalle ambizioni. “La cosa che più conta al momento è sollecitare la partecipazione di imprenditori e tifosi ancor prima di pensare alla scelta dell’allenatore o del direttore sportivo. Siamo fiduciosi e speriamo di ottenere risposta entro fine agosto”. E’ una scommessa, un vero e proprio azzardo, ma come sostiene lo stesso assessore “mollare tutto senza aver tentato sarebbe stato peggio di un fallimento”. E i vecchi soci dell’Akragas? Si tratta forse di creare una nuova società calcistica mantenendo i vecchi collaboratori? “Vi sono ancora delle interlocuzioni e dei contatti, ma Silvio Alessi in primis non potrebbe tornare alla guida della società per questioni federali. Attualmente non vi sono ancora nominativi, da poter fornire, ma speriamo di risolvere al meglio nel giro di alcuni giorni.” L’obbiettivo è quindi quello di creare “un contenitore” che possa restituire dignità al calcio agrigentino.
Sperando che l’Akragas non si ritrovi nuovamente in Lega Pro senza un’adeguata illuminazione e un indecente manto erboso.
Simona Piraneo