Archeologia, il corso è stato trasferito a Palermo.
Lagalla: “Nessuna responsabilità, sul ridimensionamento del Polo agrigentino, può essere addebitata alla Regione”
“La Regione destina regolarmente al Polo di Agrigento le risorse previste dal bilancio regionale, così come avviene per gli altri consorzi universitari della Regione, presso i quali non risulta contratta l’attività didattica – spiega Lagalla in una nota -. La programmazione di quest’ultima resta, a tutt’oggi, nella competenza delle Università convenzionate. Nessuna responsabilità, relativa al ridimensionamento del Polo di Agrigento, può essere addebitata agli assessorati regionali all’Economia e alla Pubblica Istruzione, per l’intuibile ragione, normativamente fissata, che le scelte in materia di pianificazione didattica ricadono tutte nella piena discrezionalità dello stesso rettore e degli organi di governo universitari”.
Peccato, che come si legge sul Giornale di Sicilia, il Consiglio di amministrazione di ateneo nel 2015, quando lo stesso Lagalla era il rettore dell’Università, aveva stabilito di avviare una procedura di recupero dei crediti vantati proprio nei confronti del Consorzio Universitario di Agrigento. Crediti che ad oggi però, non sono arrivati.
Sulla vicenda è intervento con una nota stampa il responsabile di “Mani Libere” ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa :
Alfano, Firetto, Fontana, Di Mauro, Capodicasa, Panepinto, Cascio, Bosco, La Rocca Ruvolo, Cusumano, Gentile, Moscat, Lo Bello, Iacono, Zambuto, dove siete ?
Si chiede Di Rosa, che aggiunge :
Non avete un sussulto al cuore a vedere morire la cultura agrigentina mentre il vostro sindaco si pavoneggia sui social incontrando ambasciatori e valorizzando le iniziative di protagonismo civico realizzate con soldi ed energie dei cittadini.
Di Rosa chiama in causa anche il Professore Armao, che dall’università di Agrigento avrebbe beneficiato in termini ti visibilità. Poi si rivolge al Sindaco Firetto : versate un anno di proventi dalla politica nelle casse del Cua-Cupa dove ancora tenete i vostri uomini al comando.
“Salvate l’università dei “nostri” figli anzichè continuare a fare politica per i “vostri” figli”. Ha concluso Di Rosa.