Doveva essere un esame di routine, una semplice colonscopia. Ed invece adesso una donna, sessantatreenne di Favara, è costretta a tenere un sacchetto che le consente di non subire perdite di feci durante la giornata.
Si era recata all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento per effettuare l’esame diagnostico che le ha provocato un danno biologico del 45 per cento, il perforamento del tratto di colon traverso. La donna ha incaricato l’avvocato Domenico Schembri di proporre richiesta di risarcimento immediata nei confronti dell’azienda sanitaria provinciale. A riportare la notizia, il quotidiano La Sicilia.